Caso Studio n.1: Dartagnan e Jessica: la storia di un gatto anziano e diabetico che è tornato a vivere

Jessica, che sarebbe la mia cliente “umana” è stata così brava da scrivermi una testimonianza dal punto di vista del suo bellissimo Dartagnan, un gatto dolcissimo che ho aiutato con la mia consulenza.

E’ stato fatto un lungo lavoro di gestione delle emozioni, cambio dieta e una riorganizzazione ambientale per rendere la casa più a misura di micio (anche considerando l’età venerabile di Dartagnan).

Siccome la testimonianza è dolcissima e simpatica (e anche commovente, occhio a chi come me ha la lacrima facile) l’ho lasciata così com’è senza fare tagli. Eccola qui in versione integrale:

I 3 Errori che potresti fare quando giochi con il gatto.

Il gioco è una delle esperienze che il micio fa fin dalla pancia della mamma e fin dalle primissime fasi di vita.

Il gioco è un modo per esplorare e per conoscere e relazionarsi con la mamma i fratelli e anche i cospecifici e cioè le specie diverse (umani cani).

Quando poi parliamo dei nostri mici casalinghi che non escono allora il gioco è fondamentale.

Solo con il gioco infatti il gatto domestico può esprimere la sua natura di cacciatore.

Solo con il gioco il gatto può acquisire nuove conoscenze, fare esperienze diverse e mantenere in movimento le celluline grigie del suo cervello.

Ma andiamo con ordine. Ti ho promesso i 3 errori principali che commetti quando giochi con il tuo gatto.

Partiamo dal primo, il più grosso.

Da Lunedì 23 Settembre sarà disponibile “Il Gioco è una cosa seria”: la prima guida in Italia e forse nel Mondo su come giocare con il tuo gatto

Giochi con il tuo gatto regolarmente? Ti piacerebbe imparare a farlo sempre meglio e renderlo veramente felice?

Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.

Da Lunedì 23 Settembre 2019 sarà disponibile sul sito di Gattastrofe una esclusivissima Guida sul gioco.

In cosa consiste?

Si tratta di un viaggio da fare insieme al proprio peloso, che dura tutta la vita.

La guida infatti si divide in tre parti:

  • Gattino: Aiutalo a formarsi nella prima fase della sua vita in modo positivo e scopri come sostituirti alla madre se necessario
  • Gatto adulto: scopri come farlo giocare (da solo o in tua compagnia) e rendi più interessanti e piene di avventura le sue giornate anche se vive in un appartamento e non può uscire.
  • Gatto anziano: usa il gioco per farlo smuovere da quel divano o da quel calorifero e ritarda il più possibile malattie degenerative come artrosi o demenza senile

Ma è davvero possibile fare tutto questo solo giocando?

Lettiera per gatti: Come sceglierla per farlo felice

Perché il gatto fa i bisogni fuori dalla lettiera? Perché il gatto fa i bisogni dentro la lettiera? Perché prima li faceva dentro e ora ha cominciato a farli fuori?

Tra i tanti casi di comportamenti inadeguati per cui vengo chiamata devo dire che il problema dei bisogni fuori dalla lettiera è uno dei più frequenti.

Molto spesso infatti capita che un gatto che ha sempre fatto i suoi bisogni al suo posto, a un certo punto, da un giorno all’altro decide che è più divertente farli da un’altra parte.

“Il mio gatto non usa più la lettiera. Cosa devo fare?”

E’ veramente una domanda che mi viene rivolta spesso.

Partiamo dal presupposto che ogni caso è unico e specifico e va approfondito nel dettaglio per capire quali possono essere le cause di un cambiamento del comportamento.

In questo articolo posso darti qualche consiglio generico su come gestire al meglio la lettiera.

I tre fattori che dobbiamo considerare sono:

Come capire se il gatto si annoia e cosa fare per evitarlo

Come capire se il tuo gatto si annoia e cosa fare per evitarlo.

Anzitutto perché è così importante che il gatto non si annoi?

Do per scontato che tu sia una gattara (o un gattaro) come me che farebbe di tutto per i propri compagni di vita pelosi.

Lascio da parte quindi i vari “Perché gli voglio bene e voglio che vivano al meglio”, “perché loro mi danno tanto affetto e voglio essergli grata” “Perché sono la loro mamma e loro dipendono da me”.

Insomma, questo lo do per scontato (altrimenti non saresti qui a leggere). Se anche i tuoi amici o colleghi non gattari non ti capiscono e pensano che tua sia una pazza fissata esagerata perché alla fine “son pur sempre bestie” allora sicuramente sai di cosa sto parlando.

Anche se vuoi solo il meglio per i tuoi gatti però potrebbero esserci alcune cose che ti sfuggono, piccoli dettagli a cui non hai mai fatto caso. Questo articolo serve a farti individuare quei piccoli segni che indicano che il tuo gatto si sta annoiando a morte.

Purtroppo un gatto domestico se si annoia non può fare un giro in centro, andare a fare shopping o farsi un cinemino.

Che cos’è un Consulente in relazione felina?

Che nome complicato! Ma cosa significa consulente relazione felina?

Il consulente in relazione felina non è prima di tutto un veterinario comportamentalista.

In pratica non ho studiato veterinaria e la mia conoscenza sull’anatomia, fisiologia e patologia del gatto non è accademica.

Il veterinario comportamentalista è prima di tutto un veterinario, quindi studia le patologie e come risolverle, poi ha fatto la specializzazione in comportamento quindi sa risolvere le problematiche ma  con i farmaci (psicofarmaci)  tendenzialmente e anche con diverse conoscenze di comportamento e psiche degli animali domestici.

Ha quindi una visione dell’animale a 360 gradi ed è un superesperto in grado di risolvere quasi tutti i problemi sia fisici che psicologici del tuo gatto o cane, più nel cane in realtà perché il gatto lo studiano proprio poco e senza una vera e propria parte dedicata.

Il consulente in relazione felina invece è una figura professionale in grado di valutare e comprendere in modo esclusivo  il comportamento del gatto domestico.

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